Il gatto selvatico riconquista la Romagna: come distinguere la “piccola tigre” dal gatto domestico

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Gli avvistamenti del gatto selvatico (Felis silvestris Schreber) in Romagna sono rari e non sempre è facile distinguerlo dal gatto domestico grigio tigrato (detto anche tabby). La struttura dei due felini è molto simile, ma la “piccola tigre”, come viene spesso chiamato il gatto selvatico presenta un pelo più lungo e una coda folta rispetto all’altro micio.
Il gatto selvatico è una specie elusiva e solitaria che preferisce i boschi al caos cittadino. Quanto ai gatti domestici vaganti (ovvero i felini che si sono allontanati dall’uomo e vivono in mezzo alla natura), diversi esemplari sono rinvenibili in tutta la Penisola e anche nelle aree più naturali, ma da studi condotti nel centro Italia (ad esempio nel Parco Regionale del Sirente Velino) è risultato che essi non si spingono mai oltre i 2,5 km dagli insediamenti umani.

Gatto Selvatico 2

In epoca recente, grazie alle trappole fotografiche, è stato possibile mappare la presenza del gatto selvatico sul territorio nostrano guadagnandosi la nomea di “fantasma dei boschi”. Il gatto selvatico, che trova un habitat perlopiù vivibile nei boschi della provincia di Forlì-Cesena ha dei picchi di attività prevalentemente notturni, in cui si muove per andare a caccia e perlustrare il territorio. Si potrebbe definire un campione di salto in alto essendo specializzato nella cattura di uccelli come la ghiandaia. Prevalentemente il gatto selvatico caccia topi e arvicole, come altre specie di gatto più comuni. Gli accoppiamenti del “fantasma dei boschi” avvengono tra gennaio e febbraio e i cuccioli nascono tra metà marzo e fine aprile venendo allevati solo dalla madre. Focus specifica che già a 3-4 mesi i gattini imparano a cacciare e due mesi dopo diventano indipendenti.

Info utili per distinguere un gatto selvatico da un gatto comune:
Focus riporta che i maschi pesano fino a 7 kg mentre le femmine 5 kg. Per distinguere la “piccola tigre” da un gatto comune occorre osservare le caratteristiche del mantello. La testa del gatto selvatico è più tonda e corta con i bordi del naso neri. Il “fantasma dei boschi” presenta fino a cinque striature occipitali e due striature scapolari. La linea dorsale termina all’attaccatura della coda che è folta e a forma di clava con la punta nera e con tre-cinque anelli scuri.

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