Otto Marzo: 9 imprenditrici di successo premiate dal Comune di Rimini, 6 riccionesi premiate per il loro impegno nel volontariato

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Nove donne imprenditrici, nove storie di chi ha lottato per l’indipendenza economica – simboleggiando al meglio il dinamismo della nostra comunità – e “per l’impegno svolto nel raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro”, così come scritto sulla pergamena consegnata questa mattina da Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche di genere del Comune di Rimini.

La premiazione si inserisce in un mese, marzo, completamente dedicato dal Comune di Rimini alle donne, con il cartellone “L’otto sempre – Incontri e riflessioni in occasione della Giornata Internazionale della Donna”.

Nel salutare le imprenditrici la Vicesindaca Chiara Bellini ha ricordato come “il lavoro femminile passa da alcuni passi concreti nella doppia direzione della leva culturale e quella dei servizi, in particolare quelli per la prima infanzia, come i nidi, che come Amministrazione stiamo potenziando, favorendone l’accesso e la gratuità. I numeri nazionali ci indicano numeri in crescita per l’occupazione femminile, ma il gender gap si riduce ancora con troppa lentezza. Non solo per le donne è più difficile pari carriera, per il carico ancora quasi esclusivo del lavoro di cura familiare, ma anche per quelle che riescono ad arrivare nelle figure apicali, lo stipendio rimane più basso rispetto ai pari ruolo maschi.  L’Italia di oggi è una “piramide rovesciata”, sotto il profilo demografico, sociale ed economico, ma oggi da Rimini parte un bel segnale. Queste donne hanno dimostrato di saper superare momenti difficili e arrivare al successo grazie al lavoro di squadra, alla valorizzazione delle lavoratrici e al sostegno non solo economico ma anche relazionale ed umano di chi lavora con loro. A loro va il ringraziamento mio personale e dell’Amministrazione comunale, che oggi fa festa insieme anche alle associazioni di categoria presenti, che contribuiscono con il loro impegno allo sviluppo dell’occupazione e della qualità lavorative delle nostre donne”.

Le donne premiate sono state indicate dalle associazioni di categoria, presenti alla cerimonia con i loro rappresentanti, ecco quali:

  • CONFINDUSTRIA ROMAGNA: SIMONA BIANCHINI – MYO SPA
  • CNA: RAFFAELLA CAMPI – NEWDADA COMUNICAZIONE
  • CONFCOMMERCIO: ANTONELLA CURCIO – HOTEL VIENNA OSTENDA
  • LEGACOOP ROMAGNA: CHIARA ALIVERTI IN RAPPRESENTANZA DI ALESSANDRA FALCONI – COOPERATIVA ZAFFIRIA
  • CONFCOOPERATIVE ROMAGNA: EMANUELA MAGNANI – COOPERATIVA TRASPORTI SANTARCANGELO
  • CIA – CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI: VALENTINA MAZZOTTI – BORGO NUOVO AZIENDA AGRICOLA E AGRITURISTICA
  • CONFAGRICOLTURA: LARA OSSANI – APICOLTURA L’APE LARA
  • CONFARTIGIANATO: CLAUDIA PASINI – FORNO DELLA VECCHIA PESCHERIA
  • FEDERALBERGHI RIMINI: GIGLIOLA TRAMONTI – HOTEL EUGENIO
Donne Riccione

Al Palazzo del Turismo di Riccione la Commissione Pari Opportunità del Comune di Riccione ha premiato Annalisa Crestani, Paola Gabellini, Teresa Ricci, Silvana Cerruti, Paola Pellegrino ed Enrica Nanni, impegnate nelle associazione di volontariato. La Famija Arciunesa ha ricordato Maria Boorman Ceccarini, la benefattrice di Riccione

L’iniziativa, organizzata in occasione della Giornata internazionale della donna nella Sala Granturismo, è stata promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Riccione. Durante la serata, condotta da Francesco Cesarini, giornalista e presidente dell’associazione Famija Arciunesa, la sindaca Daniela Angelini e la vicesindaca Sandra Villa hanno conferito il riconoscimento all’impegno civile e sociale a Annalisa Crestani dell’Aism-Associazione italiana sclerosi multipla, Paola Gabellini della Protezione Civile, Teresa Ricci dell’Ail-Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, Silvana Cerruti dell’Ior-Istituto oncologico romagnolo, Paola Pellegrino della Croce Rossa Italiana-Comitato locale di Riccione e Enrica Nanni dell’Avis-Associazione volontari italiani del sangue.

Le sei donne, ognuna con una storia diversa e un’esperienza unica da raccontare che le ha avvicinate al mondo del volontariato, sono accomunate dallo stesso senso della condivisione, dell’amicizia e della comunità al quale la città di Riccione ha riconosciuto l’importante contributo alla crescita civile e sociale dell’intera collettività. Un impegno civile che diventa anche il simbolo e lo stimolo per le nuove generazioni affinché possano impegnarsi nel volontariato.

Nel corso della serata l’associazione Famija Arciunesa ha dedicato un contributo a uno dei personaggi che ha fatto la storia di Riccione e ha contribuito in maniera importante allo sviluppo della comunità riccionese: Maria Boorman Ceccarini. Riconosciuta coma la benefattrice di Riccione, Maria Boorman Ceccarini, moglie del dottor Giovanni Ceccarini a cui è dedicato l’omonimo ospedale, si prodigava alla fine dell’Ottocento per aiutare le persone bisognose e sostenere la comunità riccionese. Il suo è un esempio di impegno sociale lungimirante che lasciò alla città di Riccione le prime infrastrutture e i primi servizi essenziali di una comunità civile che stava per entrare nel nuovo secolo.

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