Non si placano in Emilia-Romagna le polemiche nate dopo le parole pronunciate dalla candidata civica per il centrodestra Elena Ugolini durante la festa di FdI quando ha accostato le Rsa a lager.
Dure critiche a quell’accostamento infelice sono piombate sulla Ugolini non solo dai suoi avversari politici ma anche da parte del mondo cooperativo.
Durissimo anche il presidente uscente Stefano Bonaccini che aveva detto: “Elena Ugolini, candidata della destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, si scusi o si vergogni, se ha un minimo di dignità (per le parole pronunciate, ndr)”.
“La Ugolini si dichiara candidata civica ma pare già una consumata politicante dai tanti slogan e dalle poche idee, quindi perfetta rappresentante della destra italiana. Ne è prova l’infelice paragone fatto tra le RSA dell’Emilia-Romagna e i lager, una affermazione da bieca polemica politica che, per altro, offende il lavoro di tanti operatori e professionisti della nostra regione. In Emilia-Romagna ci sono eccellenze ma ci sono aspetti da migliorare nell’interesse dei cittadini, ed è per questo che, come M5S, portiamo avanti da sempre sul territorio le nostre proposte come quella, proprio in merito al sostegno agli anziani, delle CESAA, i condomini eco energetici solidali per anziani autosufficienti, che stanno partendo nella nostra regione sull’esempio del progetto di Ravenna di cui il candidato de Pascale è sindaco.” Questa la nota del senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Estrapolare cinque parole da un discorso di oltre un’ora e mezza rischia di generare chiaramente degli equivoci: così è avvenuto con quello che ho detto ieri in merito al settore dell’accoglienza degli anziani. Ieri ho raccontato la storia che è accaduta a mia mamma, quando a 68 anni le è stato diagnosticato l’Alzheimer, una malattia che nel giro di una decina di anni ha reso impossibile continuare a farla vivere in casa. Da quel momento ho iniziato a cercare delle strutture dove avrei potuto inserirla; ho visitato diverse residenze ma non ho avuto cuore di lasciarla. Magari non sono stata fortunata, ma ho dovuto visitare diverse strutture prima di trovare quella giusta. Questa è stata la mia esperienza e questo è quello che ho raccontato”, ha spiegato Ugolini per chiarire il suo pensiero, che poi ha aggiunto: “Ho sbagliato a usare la parola ‘lager’ perché totalmente inopportuna e mi dispiace se involontariamente ho offeso tutti gli operatori che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso per la cura dei nostri anziani”.
La cooperazione dell’Emilia-Romagna sconcertata dalle dichiarazioni della Ugolini sulle Rsa
“L’affermazione della candidata Elena Ugolini sulle residenze per anziani dell’Emilia-Romagna – “le RSA sono spesso dei lager” – rilasciata durante una iniziativa di Fratelli d’Italia nel ferrarese, ci ha lasciati ben più che sconcertati. É del tutto evidente, purtroppo, che Ugolini non conosce il sistema socio-sanitario regionale e, forse, non ha mai visitato una “RSA” emiliano-romagnola. Legacoop Romagna, AGCI Emilia-Romagna e Confcooperative Romagna, che associano centinaia di cooperative sociali, gestori dei servizi pubblici per gli anziani, ritengono necessario intervenire per chiedere alla candidata Ugolini su quali informazioni e su quali verifiche verta la sua affermazione. In considerazione della gravità dell’affermazione, infatti, è assolutamente necessario ristabilire con attenzione e precisione la realtà dei fatti.” Così in una nota congiunta di AGCI Emilia-Romagna, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna.
“Vale la pena di precisare, e di ricordare che i servizi domiciliari, diurni e residenziali (le RSA citate, che, per altro, si chiamano da molti anni CRA, Case Residenza Anziani) dell’intera regione sono regolati dal sistema dell’accreditamento, che prevede rigidamente standard di qualità e requisiti uniformi in tutto il territorio e in tutte le strutture: medesimi interventi assistenziali e medesimi requisiti alberghieri, per intenderci. Regole che non lasciano nessuna autonomia organizzativa agli enti gestori e che prevedono costanti e frequenti controlli da parte delle aziende sanitarie locali, per conto del Servizio Sanitario regionale. Aggiungiamo, per dovere di cronaca e di rappresentanza, che le cooperative sociali gestiscono in regione oltre il 70% di questi servizi, nell’ambito di un sistema pubblico-privato che rappresenta l’ossatura dell’integrazione socio-sanitaria della Regione. Invitiamo Ugolini a visitare i servizi di cui parla e a conoscere alcuni degli operatori socio-sanitari (migliaia) che vi lavorano, prima di rilasciare dichiarazioni. Non si improvvisano battute sulla pelle degli anziani, alcuni dei quali, direttamente o per tramite di qualche amico o familiare, i lager li ha addirittura conosciuti davvero, e delle loro famiglie” conclude la nota dei cooperatori.