Rimini entra nella rete delle Marmot Cities: un modello sanitario contro le diseguaglianze in salute 

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Rimini si sta affermando come un esempio virtuoso nel contrasto alle disuguaglianze in ambito sanitario, perseguendo l’obiettivo di garantire cure adeguate alle fasce più vulnerabili della popolazione. Una visione che ha portato la città a entrare a far parte del progetto ‘Marmot Cities’, un’iniziativa ispirata dal lavoro di Sir Michael Marmot, uno degli epidemiologi più influenti al mondo, noto per le sue ricerche sulla lotta contro le iniquità che affliggono i sistemi sanitari.

L’obiettivo principale della rete ‘Marmot Cities’ è quello di migliorare le condizioni di vita, educazione, lavoro e ambiente nelle comunità, promuovendo un lavoro di squadra tra le amministrazioni comunali, i servizi sanitari e le altre istituzioni al fine di creare territori più salutari, dove tutti i cittadini abbiano uguale accesso alle opportunità di cura.

L’ingresso ufficiale di Rimini in questo progetto è stato ufficializzato dalla visita di Sir Michael Marmot a Palazzo Garampi, accolto dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dall’assessore alla salute Kristian Gianfreda, nonchè da Ardigò Martino dell’Ausl Romagna.

Un’occasione per parlare di politiche sanitarie e, in particolare, dei nuovi presidi cosiddetti ‘nodi territoriali’. Questi ‘nodi’ rappresentano una delle innovazioni più rilevanti del sistema sanitario riminese: 11 strutture che verranno distribuite in altrettante aree strategiche della città, dove operano in sinergia operatori sanitari e professionisti del settore sociale ed educativo. In questi spazi, infatti, collaborano infermieri, psicologi, assistenti sociali e operatori del settore educativo, con l’obiettivo di offrire una presa in carico multidisciplinare del paziente, capace di affrontare non solo gli aspetti clinici, ma anche le problematiche sociali ed educative che spesso influenzano il benessere generale dei cittadini. Particolare attenzione è riservata alle persone più fragili, come gli anziani e chi ha patologie croniche, che spesso necessitano di cure continuative e complesse. In questo contesto, i ‘nodi territoriali’ non sono solo un punto di accesso ai servizi sanitari, ma veri e propri centri di ascolto e supporto, in grado di offrire risposte concrete e personalizzate alle esigenze di ciascun cittadino.

Il tema sarà al centro anche del convegno di domani (martedì 24 settembre) ‘Contrasto alle disuguaglianze e sviluppo dei servizi: il progetto nodi territoriali per la salute”, che si terrà alle ore 9 nell’aula Magna del Campus di Rimini (via Angherà 22). Un’occasione chiave per riflettere sul ruolo delle istituzioni locali nel promuovere la salute delle comunità, con Marmot special guest.

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